Idrogeno, a che punto è l’Italia

06 / 12 / 2018 • Novità dal settore

Ieri a Livorno si è svolto il convegno “L'innovazione tecnologica e le ricerche messe in campo dal Network Clypea - Il contributo dell'idrogeno per l'energia di domani”.

Clypea è il network promosso dal ministero del Mise attraverso la Dgs Unmig che ha organizzato l’evento in collaborazione con la Marina Militare che l’idrogeno lo utilizza per i sommergibili.

Franco Terlizzese, direttore generale Dgs Unmig, ha rivendicato come Clypea sia diventato un modello di riferimento nel nostro Paese come “hub di innovazione per la ricerca e lo sviluppo di soluzioni tecnologiche a servizio di tutta la filiera energetica, una rete in grado di eccellere e confrontarsi con le migliori realtà internazionali”.

Gli investimenti del Mise "sono stati avviati e ci saranno”, ora si spera che dalla Ue arrivino bandi per dare un ulteriore contributo alla ricerca, ha auspicato Terlizzese.

Nel corso dell’evento sono stati illustrati progetti e ricerche. Giuseppe Tannoia, direttore ricerca e innovazione tecnologica di Eni ha chiarito che affinché la produzione di idrogeno possa essere considerata sostenibile è necessario che l’energia impiegata venga generata evitando emissioni di C02 come avviene, ad esempio, con l’elettrolisi.

L’idrogeno ha le potenzialità per giocare un ruolo nel riutilizzo delle piattaforme offshore in dismissione. Si basa su questa idea uno studio del Politecnico di Torino. Andrea Carpignano e Raffaella Gerboni hanno spiegato che l’idrogeno può entrare a far parte “della strategia di stoccaggio dell’elettricità prodotta in piattaforma”. L’idrogeno prodotto a terra potrà essere sfruttato per il rifornimento delle imbarcazioni.

Articolo integrale: Quotidiano Energia