Idrogeno, dall’Università di Torino una nuova soluzione per immagazzinarlo

20 / 02 / 2019 • Novità dal settore

L’immagazzinamento dell’idrogeno rimane un problema aperto e a questo vuole rispondere il progetto HyCARE, partito al Dipartimento di Chimica dell’Università di Torino.

L’idrogeno infatti è un gas, che deve essere contenuto in bombole ad alta pressione, con elevati costi di compressione e con l’utilizzo di grandi spazi. Alternativamente, l’idrogeno può essere assorbito all’interno di una polvere metallica in condizioni molto più blande, cioè a temperature e pressioni prossime all’ambiente. Questa soluzione riduce il volume richiesto per l’immagazzinamento anche di elevate quantità di idrogeno.

È proprio questa soluzione che ha convinto la Comunità Europea a finanziare con circa 2 milioni di euro il progetto HyCARE, attraverso la Piattaforma “Fuel Cells and Hydrogen Joint Undertaking” – FCH JU. Il progetto prevede la produzione di quasi 5 tonnellate di polvere metallica, che verranno inserite in appositi contenitori. La gestione termica dell’impianto avverrà mediante un approccio innovativo, facendo uso di materiali a cambiamento di fase, incrementando di molto l’efficienza del processo. La quantità di idrogeno immagazzinata sarà pari a 50 kg, che rappresenteranno la massima quantità mai immagazzinata in Europa con questa tecnica.

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