Lo zafferano è un fiore e prodotto prezioso... nessun inquinante emesso da motore a combustione interna tradizionale potrebbe essere tollerato durante la raccolta. Cruciale per la scelta della ottimale configurazione di impianto è l’individuazione della opportuna sorgente di idrogeno on-board e la relativa tecnologia di storage maggiormente adatta.
Il dimensionamento dell’intero sistema fuel-cell in configurazione range extender è stato in questo caso studiato al fine di raggiungere l’obiettivo di autonomia richiesto, sfruttando un semplice sistema di ricarica delle batterie piombo gel a bordo veicolo.
L’autonomia del veicolo era infatti limitata e consentiva operazioni di raccolta brevi e spesso contraddistinte dalla necessità del rientro del mezzo per la sostituzione batterie.
Il mezzo robotizzato è stato perciò dotato di un opportuno sistema di storage da 1000Wh di accumulo in idrogeno in grado di caricare le batterie con capacità di 29Ah a 12VDC. Questo ha garantito di poter raddoppiare l’autonomia di missione del mezzo ottimizzando le operazioni nei campi e risparmiando tempo, e soprattutto ha permesso di limitare i rischi dovuti alla manovra del mezzo durante le operazioni di rientro.

Il sistema fuel-cell di bordo è stato inizialmente svilppato con l’idea di supportare la ricarca delle batterie di bordo con un totale di 200W di potenza di picco. Successivamente, ad efficacia testata, l’alimentazione è stata resa total fuel-cell powertrain per rendere totalmente indipendente da batterie il mezzo caratterizzandolo per la leggerezza del sistema con un totale di 2000W installati.
Il sistema di storage energetico con idrogeno inzialmente di 1000Wh è stato ampliato per sostenere flussi elevati di idrogeno tipici di stack da 2000W utilizzando cilindri di stoccaggio ad alta pressione in alluminio.
L’autonomia sino a 8 ore consente di poter ricaricare senza problemi il mezzo in 5 minuti con le stazioni di ricarica H2planet.
In ognuno di questi casi il risparmio di peso è veramente significativo e può arrivare ad oltre il 50% sino al 70% per alcune tipologie di sistemi di storage in fibra di carbonio.

Il golf cambia era!

Quali sono i problemi più tipici durante le riprese cinematografiche in movimento dei nostri film e serie preferite? Le vibrazioni dei mezzi, il rumore e l’impossibilità di avere gas di scarico visibili... Un mezzo elettrico rappresenta l’unica strada percorribile per risolvere il problema. Eppure questa non è l’unica problematica a bordo: i bracci meccanici che si spostano durante le riprese, che si alzano ed inclinano, consumano grandi quantità di energia e con assorbimenti di poco inferiori a 300W costituiscono un problema per le stesse batterie dell’auto che sono già un forte limite alla durata delle riprese e ai costi dellesingole uscite del personale specializzato ed addetto alle riprese. Lo studio condotto da H2planet ha consentito di sviluppare per il cliente un sistema fuel-cell customizzato in configurazione range extender per tamponare la ricarica delle batterie a bordo del veicolo e garantire autonomia di manovra al braccio robotizzato per le riprese senza impatto sull’autonomia di percorrenza del mezzo. Il risultato sulle riprese è stato tangibile sin da subito garantendo una intera giornata di riprese senza necessità di cambio batterie e rientro del mezzo. Piccole stazioni di ricarica private consentono poi la ricarica rapida delle cartucce H2 a idruri metallici a bassa pressione una volta completate le riprese.

Idrogeno, fuel-cell, si gira!