Dal 2023 in Italia arriveranno i primi treni a idrogeno.

30 / 11 / 2020 • Novità dal settore

La sperimentazione partirà dalla Lombardia grazie a un accordo tra il costruttore Alstom e Ferrovie Nord Milano, il principale gruppo di trasporto e mobilità della regione, per un importo di circa 160 milioni di euro.
I nuovi treni a idrogeno saranno basati sul modello ferroviario regionale Coradia Stream di Alstom. La versione alimentata ad idrogeno sarà equipaggiata con la stessa tecnologia di propulsione a celle a combustibile introdotta nel mondo dal Coradia iLint, il primo treno passeggeri al mondo alimentato a idrogeno, già attivo in Germania. «Siamo enormemente fieri di portare i treni ad idrogeno nel sistema ferroviario italiano, a conferma del ruolo di Alstom nell’anticipare e plasmare il futuro della mobilità», afferma Michele Viale, direttore generale Alstom in Italia.

Dal 2023 in Italia arriveranno i primi treni a idrogeno. La sperimentazione partirà dalla Lombardia grazie a un accordo tra il costruttore Alstom e Ferrovie Nord Milano, il principale gruppo di trasporto e mobilità della regione, per un importo di circa 160 milioni di euro.

I treni Coradia Stream sono prodotti in Italia. Lo sviluppo del progetto, gran parte della produzione e le certificazioni sono effettuate presso lo stabilimento di Savigliano. Mentre i sistemi di segnalamento di bordo vengono costruiti nello stabilimento di Bologna.
A giugno Alstom aveva sottoscritto un accordo con la compagnia energetica Snam, una delle prime aziende al mondo a sperimentare l’iniezione di idrogeno al 10% nella rete di trasporto del gas naturale, proprio per sviluppare treni a idrogeno. L’intesa prevede che Alstom si occupi della fornitura e della manutenzione dei treni, di nuova realizzazione o convertiti, mentre Snam sviluppa le infrastrutture per la produzione, il trasporto e il rifornimento dell’idrogeno.
Per il sistema ferroviario italiano l’idrogeno rappresenta una grande opportunità. Il 28% della rete nazionale infatti non è elettrificato e, date le caratteristiche paesaggistiche di alcune aree d’Italia, un’elettrificazione di tutte le linee non è pensabile. In questi casi l’idrogeno diventa una valida alternativa per dire addio ai combustibili fossili più inquinanti.

Tratto da www.corriere.it